Il suolo è il risultato dell’alterazione delle rocce esposte all’atmosfera, soggette all’azione di numerosi fattori fisici, chimici e biologici, che con il tempo le trasformano completamente rispetto alle loro caratteristiche originarie. Condizione necessaria perché si formi un suolo è quindi l’esistenza di una roccia esposta.

Se ci guardiamo intorno, ci accorgiamo subito che solo una piccola parte della litosfera emersa è visibile ai nostri occhi perché gran parte delle rocce presenti sulla superficie della Terra, dopo aver subìto l’impatto delle locali condizioni climatiche, sono sottratte all’osservazione diretta in quanto coperte da una coltre di materiali formatasi in seguito all’alterazione di quelli originari. Abbiamo parlato di fattori fisici, chimici e biologici che trasformano la roccia perché i fattori fisici e chimici da soli non bastano a fare della roccia un suolo. Infatti, sulla Luna, benché le rocce siano esposte a diversi fattori e in qualche modo trasformate, non si può parlare di suolo; sulla Terra, è l’azione della componente biologica, cioè degli organismi, che permette che un substrato puramente minerale si trasformi in suolo; gli organismi fanno di un corpo geologico un ecosistema, cioè un sistema che scambia energia e materia con l’ambiente circostante. Dall’ambiente il suolo prende energia, acqua e materia che trasforma e restituisce all’ambiente nelle forme più utilizzabili.

Di seguito, alcune schede informative, tratte dalla pubblicazione Il Suolo che vive – Introduzione allo studio della scienza del suolo a cura di M.T. Dell’Abate, A. Benedetti, R. Francaviglia – CRA (2005).